La cosa più buffa che possiamo trovare nella storia del coaching è l’origine etimologica della parola: deriva dalla parola ungherese Kocsic che significa carrozza.
Il coaching è una disciplina giovane, nata alla fine degli anni 70 in America, inizialmente venne utilizzata in ambito sportivo per migliorare le prestazioni degli atleti.
Chi sono i padri fondatori del Coaching?
Il primo ad applicare il coaching fu un allenatore di tennis W. Timothy Gallwey.
Durante i suoi anni di attività si accorse che i giocatori tendevano a migliorare autonomamente il proprio gesto atletico e prestazione sportiva, quando veniva posta loro una domanda aperta in sostituzione a consigli, suggerimenti oppure indicazioni autoritarie.
Il tennista che si sentiva rivolgere una domanda aperta si poneva in una situazione più rilassata, percependo una sensazione di apertura e possibilità verso il miglioramento.
La domanda aperta e la mente più rilassata portava il tennista ad avere una visione diversa e più ampia della situazione e a trovare in lui stesso il metodo che gli consentiva di migliorare e di raggiungere il suo obiettivo.
L’altro padre fondatore del coaching fu Sir John Whitmore un pilota automobilistico inglese. Egli si interessò a questo nuovo modo di allenare le persone e la mente prima come sportivo e poi studiò come introdurre questa pratica nelle aziende.
Dallo spot alle aziende, il coaching diventa disciplina.
Il coaching iniziò così ad essere considerata come una nuova metodologia di crescita personale oltre in campo sportivo, anche in campo aziendale e personale.
È una disciplina basata sul pensiero positivo, sull’azione e sulla presa di consapevolezza che aiuta e supporta le persone ad individuare capacità, competenze ed azioni idonee al raggiungimento dei propri obiettivi desiderati.
Coca Cola e IBM furono le prime aziende pioniere negli anni 80 ad utilizzare percorsi di coaching per i propri managers. Successivamente, negli anni 90, il coaching si diffuse anche in Europa e poi nel resto del mondo, grazie anche al grande lavoro di diffusione dei due padri fondatori Gallwey e Sir Whitmore.
Dalle aziende alla vita personale: l’evoluzione del coaching.
All’inizio il coaching era riservato solo ai top management delle aziende, ora è considerato uno degli strumenti più efficaci per lo sviluppo delle risorse aziendali. Ha iniziato ad essere conosciuto ed utilizzato anche al di fuori dell’ambiente aziendale dalle singole persone per la propria crescita personale.
Con la diffusione del coaching nelle aziende, negli anni 90 sono iniziati i primi studi per provare e sostenere la relazione tra l’utilizzo di percorsi di coaching ed la conseguente maggior performance aziendale, la migliore comunicazione sia all’interno dell’azienda che con i vari stakeholders aziendali e l’incremento del ROI (Return of Investment).
La storia del coaching è in continua evoluzione.