Quante volte durante il percorso per realizzare un tuo progetto ti sei ritrovata a pensare:
Cosa sto facendo? Chi me lo ha fatto fare? Come faccio a raggiungere il mio obiettivo? Forse non sono all’altezza del progetto? E così via.
Queste domande interne sono accompagnate dalla paura di fallire e per quello che stai facendo, dall’insicurezza, dall’ansia di andare verso ciò che non conosci.
Quando cominci a dubitare di te, tutto diventa cupo.
Tutto inizia a diventare sempre più cupo e non vedi più quell’energia che ti spingeva verso il tuo obiettivo ed inizi a dubitare di te stessa e della tua decisione.
Tutte queste domande e queste sensazioni negative sono date dalla sindrome dell’impostore.
La mente si mette in posizione di difesa.
Stai andando verso una cosa che non conosci e che il tuo cervello non ha mai sperimentato prima, per cui egli si mette in una posizione di difesa e di protezione nei tuoi confronti. È il modo bizzarro che ha il nostro cervello per proteggerci da quello che non conosce.
Come fare per non mollare tutto
Ecco, prima di arrivare a prendere la decisione di mollare tutto spinta dalla sindrome dell’impostore, segui questi piccoli consigli:
- prenditi un po’ di tempo per te stessa. Fai qualcosa che non fai da tempo. Ascolta quel CD che ti piace tanto, ma non riesci mai a trovare il tempo. Fai una passeggiata. Sicuramente mentre leggi hai già trovato cosa fare. Forse hai chiesto un po’ troppo al tuo fisico ed alla tua mente per realizzare il tuo progetto e sei un po’ stanca.
- confrontati con altre colleghe, amiche che stanno affrontando il tuo stesso percorso. Parla con loro di quello che stai provando. Cerca sui social e vedrai che potrà essere un’occasione per fare nuove conoscenze. Ti stupirai di quante abbiamo vissuto questa tua stessa situazione. Ebbene sì l’ho vissuta anche io la sindrome dell’impostore (e non è detto che in futuro non la affronterò di nuovo)
- scrivi un elenco, il più dettagliato possibile, di quello che hai a disposizione per realizzare il tuo progetto: qualità, talenti, competenze, conoscenze, corsi, esperienza e tutto il resto che ti viene in mente. Prenditi del tempo per farlo.
Non focalizzarti su ciò che “manca”
Molto spesso ci focalizziamo solo su quello che ci manca, come ad esempio dei corsi, dei collaboratori, delle conoscenze su quel determinato argomento, ma non analizziamo quante qualità, talenti, competenze, esperienza abbiamo già nel nostro bagaglio e che possiamo utilizzare per raggiungere il nostro obiettivo.
Abbiamo tutti dei grandi tesori che sottovalutiamo e che diamo per scontati, perché la nostra cultura ci spinge a volere sempre di più e quindi valutiamo più facilmente quello che ci manca e non quello che abbiamo.
Un elenco della nostra abbondanza è uno strumento incredibile
Un bell’elenco della nostra abbondanza ci farà vedere le cose in modo più positivo
- scrivi un secondo elenco nel quale indichi nero su bianco tutti i successi che hai realizzato fino ad oggi. Siano essi grandi o piccoli. Mi raccomando non saltarne nemmeno uno. Anche per questo elenco prenditi il tempo necessario.
Finito! Bene!
Ora celebra i successi! Fatti un regalino, fai quella gita fuori porta che desideri da tempo, mangia un mega gelato; anche per questo caso saprai scegliere la cosa più adatta per te.
Fermati e festeggia!
Nel percorso per raggiungere i nostri obiettivi è necessario fermarsi a celebrare i successi raggiunti prima di andare avanti fissando la nuova asticella.
Se non ci si ferma a celebrare i risultati e non si fa un bilancio del percorso, si rischia di continuare ad avere la sensazione di lavorare e di fare senza andare da nessuna parte.
Ritrovare la fiducia per riempirsi di energia
Questa nuova consapevolezza del tuo percorso fatta di riposo, abbondanza e celebrazione dei successi, ti permetterà di andare oltre la sindrome dell’impostore e ritrovare fiducia, nuova energia e positività per raggiungere il tuo obiettivo.
Buon proseguimento del tuo obiettivo!