Quante volte ti sei ritrovata a pensare: ora trasformo il mio hobby in un’attività economica, oppure ora do vita a quel sogno/progetto che ho nel cassetto da tempo. Desidero mettermi in proprio. Sono pensieri che nascono soprattutto in periodi di crisi economica o quando ci si sente particolarmente insoddisfatte del nostro lavoro.
Quando questo accade si inizia con l’analizzare i pro e i contro, ad ideare un piano operativo. Valutare a quale consulenza, formazione o supporto esterno affidarci per dare vita al nostro sogno/progetto. Le aree che vengono analizzate sono normalmente: il marketing, il social media marketing, lo specialista in business plan, il commercialista, il web designer e così via.
Gran parte delle persone si fermano e non proseguono nella realizzazione del proprio progetto/sogno, perché fermate dalle proprie paure, dai propri pensieri limitanti, dai giudizi verso sé stessi e degli altri. Questo porta a pensare di non essere in grado o di non averne le capacità.
Il coaching può essere uno strumento utile e complementare agli altri professionisti, per fare dei passi in avanti per superare i propri blocchi.
Ecco alcuni aspetti in cui il coaching può accompagnarti nel tuo obiettivo di business.
Ritrovare la fiducia in sé stessi
Il primo passo per dare vita ad un’attività è quello di credere in sé stessi, nelle proprie capacità, potenzialità e avere una visione ottimistica del futuro. (In questo articolo parlo dell’autoefficacia).
Come scritto prima, molto spesso il tutto è bloccato dai nostri pensieri limitanti e dal giudizio che abbiamo di noi stessi, che ci porta a parlarci in modo negativo rispetto alla nostra capacità di successo.
Con un percorso di coaching puoi comprendere se veramente desideri fare il passo verso la libera attività. Affrontare il cambiamento del tuo modo di pensare e di tuo coraggio per dare il via al tutto, oppure comprendere che è una cosa che non fa per te.
Prendere consapevolezza di quello a cui sei disposta a rinunciare per la realizzazione del tuo obiettivo. Tutte le cose hanno anche un rovescio della medaglia.
Riconoscere la tua abbondanza
Fare una check list della tua abbondanza composta da valori, capacità conoscenze, qualità, punti di forza e così via. Di solito la sottovalutiamo e a volte facciamo fatica a riconoscerla. Essa è utile per comprendere quello che hai già a disposizione per il tuo obiettivo e cosa ti manca.
Da questo puoi comprende se sei disposta ad impegnarti con costanza per apprendere le competenze e conoscenze che ti mancano, o se preferisci delegare queste attività a dei professionisti esterni.
Definire ed accettare i tuoi punti “deboli” per affrontare il cambiamento lavorativo con un valore aggiunto dato del riconoscendo della tua vulnerabilità.
Il coach con il feedback può indicare aree di miglioramento, oppure riconoscere parte dell’abbondanza di una persona.
Far diventare le paure amiche
Le paure sono il freno maggiore per lo sviluppo degli obiettivi sia personali che professionali di una persona. Pochi sanno che esse contengono dei messaggi per noi ed il coach, grazie al metodo, ti supporta nell’identificare la loro chiave di lettura. A riconoscere i pattern, i pensieri limitanti e giudizi, che hai su di te e che limitano il tuo potenziale e la tua crescita personale.
Una volta riconosciuti ed interpretati i messaggi, hai la possibilità di scegliere come superare pensieri limitanti e pattern ricorrenti. Ridefinire il giudizio verso te stessa e stabilire come agire per trasformare le paure in attività concrete ed utili in visione del tuo progetto.
Allenarti a prendere decisioni
Un coach ti allena a prendere decisioni basate sul chi sei tu, su quello che è per te importante, sui tuoi valori, sulle tue capacità, credenze, potenzialità. Sul bilanciamento con la tua necessità di relazione rispetto alla famiglia, agli amici e al lavoro. Potrai prendere consapevolezza che se scegli di dire qualche no al lavoro, ad amici o famigliari, crei un meccanismo di maggiore rispetto per te stessa. Anche gli altri inizieranno ad osservarti sotto un’altra luce.
Il ritrovare sé stessi con i propri valori consente di valutare in modo più oggettivo i consigli ed i suggerimenti che arrivano da altre persone, riuscendo così a fare nostro solo quello che è utile per noi e la nostra crescita.
Definire gli aspetti
Altri aspetti in cui il coaching può essere di supporto è identificare la tua definizione di successo. Quale valenza e componente è importante per descriverlo al meglio. Esplorare l’importanza personale e valoriale dei diversi aspetti come per esempio: soldi, potere, stabilità economica, ottimi guadagni, balance vita personale e lavoro, lavorare quattro giorni a settimana, avere un super ufficio e via discorrendo.
Riconoscere i valori, qualità, punti di forza e di debolezza per scegliere cosa e come comunicare agli altri chi siamo ed il nostro business. Stabilire con che tono e stile di voce metterlo in pratica nella nostra strategia di comunicazione e di marketing.
Sorellanza non concorrenza fra le varie figure professionali
Il coaching può essere complementare ed integrante alle forme di consulenza, formazione o supporto tecnico. Permette di dare un valore aggiunto e di qualità al proprio progetto di business. Questo non significa sostituirle, anzi! Esse sono necessarie per dare vita ad una nuova attività economica.
Tra il coaching e le atre figure professionali si può creare uno spirito di sorellanza e collaborazione, basati su onestà e rispetto reciproco del ruolo e delle competenze.
Il coach, a differenza del consulente o formatore, non deve essere esperto nella materia trattata, ma deve padroneggiare il metodo di coaching. Il coachee (cliente) è responsabile delle sue scelte, decisioni e della qualità del suo risultato. Egli sceglie in piena libertà e senza giudizio come agire e cosa fare rispetto ai suoi obiettivi.
Il coaching è soprattutto ascolto della persona da cui nascono domande, che hanno lo scopo di esplorare in modo approfondito le varie possibilità, idee e alternative del coachee (cliente) per supportarlo nell’agire verso il suo obiettivo.
Il percorso di coaching è costruito dal coachee (cliente) per cui egli sceglie l’obiettivo principale ed i sotto obiettivi, da questo ne consegue che la lista degli aspetti,da me descritta, può essere allungata e personalizzata.