“Sono in grado di controllare solo ciò di cui sono consapevole. Ciò di cui non lo sono controlla me. La consapevolezza mi dà forza.”
È una frase di Sir John Whitmore, uno dei padri del coaching.
Definire ciò che possiamo controllare, o cambiare prospettiva, dei nostri pensieri, azioni o attese ci permette di vivere meglio e subire meno quegli attriti che possono nascere con gli altri. Ci consente anche di scegliere cosa possiamo migliorare di noi, di gestire meglio le relazioni con le altre persone che ci stanno attorno.
Leggendo questa frase mi sono sorti alcuni spunti di riflessione che ti espongo qui di seguito.
Possiamo controllare solo le nostre azioni ed i nostri pensieri, ma non quelli degli altri
Ognuno di noi ha il suo modo di percepire le cose, i comportamenti ed i valori dovuto al proprio vissuto, alla propria esperienza, cultura ed educazione ricevuta. Sono elementi che contribuiscono alla formazione dei nostri pensieri, delle nostre idee che compongono l’insieme della nostra mappa mentale. Quest’ultima racchiude ciò che pensiamo e ciò in cui crediamo. Ognuno ha la sua mappa mentale e per ognuno essa è corretta e secondo questo concetto giudichiamo gli altri e le cose che vediamo.
Per comprendere che non c’è una mappa mentale corretta ed una sbagliata basti pensare a come spesso le persone usino definizioni diverse per definire una sfumatura di un colore, eppure è lo stessa per tutti. Questo non implica affatto che una definizione sia corretta e l’latra no, così è per i pensieri, le idee e le opinioni che hanno le persone.
Nel momento in cui riusciamo ad accettare la libertà e la verità delle mappe mentali altrui diventiamo capaci di gestire i nostri pensieri, le nostre azioni e liberi di essere noi stessi, perché riusciremo a ridurre il giudizio verso gli altri e anche verso noi stessi accettandoci per ciò che siamo.
La distinzione tra ciò che possiamo controllare e quello che non possiamo controllare ci può aiutare anche nel gestire i cambiamenti in cui siamo coinvolti, di cui puoi leggere qui.
L’importanza di conoscere i propri punti di forza e di debolezza
Riconoscere i nostri punti di forza è facile in quanto sono per delle capacità, o qualità, che ci distinguono rispetto agli altri. Individuare i nostri punti di debolezza è più difficile in quanto richiede un attento ascolto di noi stessi e un’elevata sincerità. Spesso li teniamo nascosti per timore che ci identifichino come persone meno capaci e meno affidabili.
Se hai difficoltà a riconoscere i tuoi punti di forza e di debolezza ti propongo un semplice esercizio.
Alla sera annota su un quaderno, sul cellulare, nell’agenda, o dove preferisci:
- nr. 3 cose che hai svolto nella giornata in cui pensi di poter migliorare
- nr. 3 cose che hai svolto nella giornata per cui ti congratuli con te per la buona riuscita
Possono essere anche piccole cose come un piatto che ti è riuscito particolarmente bene, aver impiegato più tempo di quello che pensavi a fare un’attività e via discorrendo.
Fallo per un breve periodo e poi rileggi quello che hai scritto e vedrai che con questo piccolo esercizio riuscirai ad osservare quali sono le tue capacità e qualità che sono punti di forza e ciò che desideri migliorare. Forse potrai anche scoprire che ciò che pensavi fosse per te una cosa poco performante invece è per te un punto di forza. Con questo esercizio potrai anche riconoscere l’abbondanza che c’è dentro di te e che spesso viene sottovalutata.
L’aspettativa che attendiamo dagli altri come risposta alle nostre azioni o frasi è solo un nostro pensiero
Spesso ci aspettiamo determinate azioni dagli altri in risposta alle nostre azioni o frasi e ci stupiamo, o ci arrabbiamo, se ciò non avviene. Anche in questo caso dobbiamo fare riferimento alla mappa mentale degli altri, che è diversa dalla nostra. Quello che per noi è scontato, inteso come comportamento, azione, frase in risposta al nostro agire non è detto che lo sia anche per gli altri. Molto spesso quello che ci aspettiamo dagli altri, consigli, approvazioni, feedback, riconoscenza, condiziona il nostro agire facendoci rimanere nello stesso punto e non ci fa progredire. Questo perché i nostri pensieri hanno un notevole potere su di noi e sul nostro agire. Di questo ho scritto qui.
L’importanza della comunicazione diretta, sincera e semplice con le persone
Gli errori che più spesso commettiamo nella comunicazione sono:
- comunicare in maniera poco chiara. A volte non siamo precisi e siamo superficiali, evitando così di far emergere il vero motivo e il valore del messaggio che desideriamo trasmettere.
- ascoltare con poca attenzione l’altro. Con quest’azione perdiamo di vista la possibilità di comprendere le necessità, i bisogni o i valori della persona con cui stiamo parlando.
- omettere di comunicare alcune informazioni che si danno per scontate. Ciò non permette all’altro di comprendere pienamente ciò che stiamo dicendo o che desideriamo ottenere. Omettiamo perché ci basiamo sugli schemi mentali e possono essere diversi da quelli della persona con cui ci stiamo relazionando
Tutte ciò può creare incomprensioni e malintesi che danneggiano la qualità della comunicazione e a volte rischiano di compromettere la relazione con le altre persone.
Una comunicazione, semplice, sincera e diretta aiuta ad attenuare gli effetti a noi poco graditi descritti nei punti precedenti.
La frase che ha ispirato questo articolo, su cosa ti fa riflettere?